L'esperto risponde
Rialzo CA 125: terapia con taxolo
14 Luglio 2014
D: Gent.ma Dott.sa, ci siamo conosciuti nel settembre scorso, allorquando, abbiamo avuto modo di apprezzare la Sua disponibilità; in seguito alle Sue indicazioni, a mia moglie sono stati somministrati 6 cicli di CBDCA+Caeliy, ultima infusione 20.01.2014 CA125= 4. La TAC non segnava nodulorità peritoneali nè linfoadenopatie o versamento ascitico, il marcatore Ca 125 si è mantenuto sul valore 4 fino al 16.04.2014 dopo di che è tornato a salire: 7/5=21, 28/5=40; quindi l'oncologa che la segue, valutata la TAC che evidenziava la ripresa della malattia, ripresa di ascite, ha optato per l'infusione di Taxolo settimanale ad infusione lenta (6h.) con precopertura a seguito reazione avversa già manifestata nel 2012. Dopo la 5°infusione CA125=27 ad oggi è stata somministrata la 6° infusione e il CA125=32 e presenza di ascite addome globoso trattabile (richiede la 5 paracentesi); negli ultimi 10 giorni la dott.sa che la segue è stata assente per cui è prevedibile che il 16/07 giorno del controllo opterà per la paracentesi e una valutazione, è palese che il taxolo se ben sopportato, nessuna reazione avversa, non produce effetti sulla malattia, ma questo lo lascio decidere alla Sua esperienza e alto grado di professionalità, auspicando in un consiglio su eventuale terapia, nel pomeriggio del 16/07 sono all'INT per un consulto col Prof. Raspagliesi per la valutazione su una eventuale ipotesi di ulteriore intervento chirurgico quindi sarebbe gradito anche un Suo parere, fiducioso attendo e nel ringraziarla la ossequio marsco R: Io aspetterei la conferma clinica o radiologica della progressione dopo il completamento del 3° ciclo di taxolo. Se si conferma sceglierei la gemcitabina come successiva linea di chemioterapia. Non credo ci sia una possibilita' per la chirurgia se non con finalita' di controllo dei sintonmi (difficolta' di transito intestinale) Coraggio, tenete duro Cordialmente Ketta Lorusso Segue domanda su capecitabina in recidiva
01 Luglio 2014
D: Visto l'esito della Pet ed il Ca125 abbiamo deciso di riprendere in data 10/01/13 chemio settimanale con taxolo per 8-10 somministrazioni. Dato il lento ma progressivo aumento del Ca125, abbiamo proposto alla pz di associare al taxolo la gemcitabina, ma la pz però x la scarsa sopportazione soggettiva nn intende proseguire trattamento con taxolo. Per tale motivo da febbraio 2013 è stata intrapresa monoterapia con gemcitabina, trattamento proseguito fino all'11/7/13. Attualmente Ca125 di nuovo in incremento, la PET eseguita in data 13/8/13 ha mostrato progressione linfonodale e dubbio secondarismo epatico. Eseguita TC di rivalutazione dopo 3 cicli di Yondelis-Caelix con sostanziale stabilità di malattia ( nn effettuato confronto ) Ca125 in riduzione. Si prosegue chemio in atto.Dopo il V ciclo progressivo incremento del Ca125.PET del 12/12/13 ha mostrato progressione linfonodale ed epatica.Intrapresa in data 02/01/14 terapia con Bevacizumab (7,5 mg/Kg ogni 21gg)+ Ciclofosfamide orale (50 mg/die). Visto il progressivo incremento del Ca125 ed il riscontro TAC di incremento volumetrico delle lesione epatiche, abbiamo deciso di intraprendere in data 28/3/14 chemio settimanale con Topotecan. Al controllo odierno condizioni generali discrete riferisce astenia. Esami ematochimici: sostanzialemte nella norma, la TAC torace-addome con mdc ha mostrato incremento numerico e volumetrico dei secondarismi epatici, lesioni multiple alla milza con trombosi della v. splenica, multiple formazioni linfonodali addominali, formazione rotondeggiante all'ilo splenico di 38 mm, versamento periepatico e perisplenico. Inizia terapia con Capecitabina. Grazie moltissimo per la pazienza mi scuso per i numerosi messaggi, rimango in attesa di un suo prezioso consiglio. BV R: Effettiavamente la mamma ha ricevuto davvero tanti farmaci, ma visto il desiderio della paziente di essere trattata la terapia che mi sento di consigliare e' ancora il cisplatino. Abbiamo dati solidi che quando e' passato almeno un anno da quando la paziente lo ha ricevuto l'ultima volta il farmaco puo' essere somministrato con la speranza di evocare ancora una risposta (la mamma non lo riceve dal 2012 se ho capito been). Consideri che io non ho visto la mammma e non so se le condizioni generali le consentono di ricevere un farmaco abbastanza pesante come il cisplatino. Ma e' una opportunita' della quale puo' discutere con i colleghi oncologi che seguono la paziente e cui spetta comunque l'ultima parola. Cordialmente Ketta Lorusso Segue consulto su metastasi ossee in recidiva
01 Luglio 2014
D: Grazie dottoressa per la sua risposta, l'istologico per l'esattezza parlava di cistoadenocarcinofibroma con aspetti a cellule mucoidi, g3. le avevo scritto fibroadenocarcinoma, mi ero confusa, non so se siano due cose diverse. La prima diagnosi istologica fu effettuata ad alba (cn) poi i vetrini furono rivisti al mauriziano a torino e diedero la stessa interpretazione. Quindi lei dice che essendo non comune la neoplasia primaria possano non essere ancora così ben documentati i tipi di localizzazioni secondarie? Oppure sbagliando a scrivere l'avevo tratta in inganno? Comunque a fine luglio avrà la pet di controllo, se la situazione sarà invariata o peggiorata dopo 3 cicli di taxolo e carboplatino chiederemo di fare la biopsia....non si sa mai... grazie ancora! mc R: Perfetto signora grazie a lei. Ketta Lorusso |
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